Archivio Categoria: Senza Rumore

Questo blog è un manifesto che dedichiamo all’esperienza maturata (per davvero) cliente dopo cliente in Digital Followers. Scopri le nostre case history.

Il nuovo sorriso di Primark: un restyling dove la semplicità si connette alle emozioni

Tempo di lettura: 6 minuti
Avrai molto spesso sentito parlare – e probabilmente avrai tu in primis parlato – di B2B e B2C (“Business to Business” e “Business to Consumer”).

Oggi vogliamo invece raccontarti un’altra storia
, un altro “Business to…”, un metodo che sta prendendo sempre più piede e che qui in agenzia è ormai al centro delle nostre azioni da parecchio tempo: il B2H. Che cosa significa questa nuova “sigla”? B2H sta per “Business to Human”, ovvero un punto di vista che pone le persone al centro di ogni azione aziendale, di marketing e di vendita. Questo approccio empatico ha l’obiettivo di instaurare una connessione più profonda e autentica tra l’azienda e il cliente, promuovendo la fidelizzazione e costruendo relazioni durature basate su valori condivisi.
Quando questa mentalità di allineamento di valori e visioni si sposa con il leit motiv della semplicità, ecco che abbiamo quello che in Digital Followers consideriamo la ricetta perfetta della comunicazione: messaggi che parlando davvero la lingua del proprio pubblico e lo fanno in modo chiaro, diretto ed emozionale. A nostro avviso (ma non solo nostro, e lo scoprirai leggendo il caso studio che ti proponiamo nelle prossime righe) si tratta della miglior strategia per i tempi caotici e difficili in cui siamo oggi tutti immersi, aziende e consumatori: adottare la semplicità e il B2H significa non solo migliorare l’efficacia delle strategie di marketing, ma anche coltivare un legame genuino e significativo con il proprio pubblico. Una sorta di comunicazione più schietta ed onesta di cui ciascuno di noi, a proprio modo, oggi avverte il bisogno.

Ma cosa si intende per semplicità?
 Forse un logo “senza fronzoli”? Forse frasi scritte con punteggiatura chiara e parole dirette?
Beh, di certo la semplicità non è solo una questione estetica o di parole utilizzate, ma rappresenta un valore fondamentale per la chiarezza e l’accessibilità, facilitando la comunicazione e la comprensione del messaggio del brand. Un design semplice permette ai consumatori di capire meglio chi è il brand che hanno di fronte, riducendo la complessità cognitiva e aumentando di la fiducia (perché se “parli chiaro” allora è più facile che tu non mi voglia fregare). Parallelamente, l’approccio B2H pone l’essere umano al centro dell’interazione aziendale, riconoscendo i consumatori non solo come destinatari di prodotti e servizi, ma come individui complessi, composti da emozioni, desideri e bisogni.

 

Un caso concreto: semplicità e “buone notizie” nel restyling di Primark

Di recente, il famoso brand irlandese Primark ha deciso di fare un passo avanti, introducendo un restyling che non solo aggiorna il suo logo ma trasmette un messaggio potentemente umano. In collaborazione con VCCP London, Primark ha annunciato la sua nuova immagine, attraverso un visual restyling che unisce semplicità ed empatia, mettendo al centro il suo pubblico non solo come acquirente, ma come individuo.

 

Un logo che, nella sua semplicità, sorride

La trasformazione più evidente è nel logo stesso. La modifica della “a” e della “k”, ora caratterizzate da una curva che suggerisce un sorriso, è un esempio perfetto di come piccoli dettagli possano fare una grande differenza. Questo sorriso non è solo un elemento grafico, ma un simbolo di connessione emotiva con il pubblico. È un modo per dire: “Siamo qui per te, per aiutarti nella difficile impresa di essere ogni giorno un po’ più sereno”.

 

La semplicità del nuovo design, con un font più compatto e un colore azzurro più intenso e quindi ben leggibile, rende il logo di Primark ancora più riconoscibile e vicino alla nostra emotività. Questi elementi non solo rispecchiano le tendenze contemporanee in fatto di logo restyling, ma evocano anche un senso di nostalgia, richiamando i colori “analogici” degli anni ’70 e ’80. Il risultato è un’immagine fresca, dinamica e accogliente. Tu come la pensi?

 

Dal B2C al B2H: l’empatia dell’approccio Business to Human

Primark è il chiaro esempio di un brand importante che ha scelto di abbracciare la filosofia innovativa del Business to Human. Come dicevamo poco sopra, questo metodo supera le tradizionali strategie di marketing B2B e B2C, ponendo l’accento sulle emozioni e sulle esperienze umane. Anziché concentrarsi esclusivamente sulla vendita di prodotti, Primark vuole entrare in contatto con i clienti su un piano emotivo, condividendo valori e sensazioni positive. Il consumatore non è visto solo come un target di vendita, ma come una persona con cui costruire una relazione autentica e duratura.

Il restyling del logo è parte della campagna “Viva Summer”, che promuove la nuova collezione estiva. Centrale in questa campagna è “the Portal” – il Portale – una forma che ricorda la “P” di Primark e che incornicia le immagini della collezione. Questa scelta visiva non solo rafforza l’identità del brand, ma crea anche un senso di inclusività e apertura.

 

Il punto focale di questa operazione è questo: io brand desidero connettermi con te, e per farlo metto in gioco una serie di strategie che stanno sotto al cappello del B2H. Come prima cosa cerco di capire esattamente chi è il mio pubblico, quali sono le sue aspettative, i suoi desideri, i suoi bisogni, le sue paure. Ma non mi fermo qui. Dopo aver compreso chi sei, devo capire anche come ti esprimi e quindi qual è il modo migliore per parlare con te. Non vedo più un “pubblico” ma un gruppo di persone, di esseri umani, che hanno delle aspettative anche morali che io, come brand, desidero rispettare e anzi, portare anche un passo oltre.
Il mio obiettivo insomma è in primis creare un terreno comune di valori e visioni condivise, ecco perché nei miei messaggi metterò in evidenza emozioni e “buone notizie”: sì, perché siamo tutti alla disperata ricerca di buone notizie, anche il nostro pubblico lo è, e io come brand mi devo chiedere “qual è la buona novella che porto ai miei clienti?”. Bene, una volta trovata la mia “missione positiva”, la trasformo in un messaggio i cui ingredienti principali sono l’empatia e la semplicità.
Messo a punto questo difficilissimo ma entusiasmante lavoro, il mio messaggio sarà pronto e, soprattutto, sarà arrivato nel cuore dei miei destinatari. Ora starà a loro valutare se ciò che offro (prodotti, servizi) è per loro interessante. Ma di certo, il canale di comunicazione sarà ormai aperto in modo efficace: il mio brand avrà detto qualcosa, si sarà fatto ascoltare e, cosa essenziale e oggi tutt’altro che semplice, si sarà fatto capire.
Tutti presupposti che aprono la strada allo step successivo, ovvero l’acquisto nonché l’affezionamento al mio brand, che non è più quell’entità distante e distaccata, ma è un messaggero che, con linguaggio semplice ed empatico, porta buone notizie.
Un po’ come fa il nuovo sorriso di Primark.

Come utilizzare l’Intelligenza Artificiale per innovare il tuo Marketing: partecipa al corso pratico intensivo per marketer e imprenditori

Tempo di lettura: 4 minuti

L’AI è entrata nelle nostre vite e nel nostro lavoro, e chiunque si occupi di creare contenuti per il web ormai utilizza, in una certa misura, questi strumenti. Se non lo fa, il problema non è tanto perdere un’occasione per aumentare la propria produttività, ma soprattutto rischiare di investire tempo e risorse nella direzione sbagliata: il mondo sta cambiando profondamente. Così tanto che potrebbe addirittura smettere di esistere per come lo conosciamo.

Volenti o nolenti, abbiamo tutti bisogno delle AI, e ne avremo sempre di più.
Hai provato a riflettere su quali saranno le conseguenze per il marketing della azienda nel lungo periodo, se non ti aggiorni e allinei a questa immensa innovazione?

Sono molti gli imprenditori e i marketer che ci stanno chiedendo, da qualche mese a questa parte, informazioni, dritte e chiarimenti sulle AI:

Le Ai vanno proprio utilizzate? E come? E quali? Da dove partire, come integrarle nelle nostre attuali attività? Dobbiamo stravolgere tutto o sono passaggi graduali? Quanto è urgente?

Dato che la nostra agenzia utilizza le AI tutti i giorni per ottimizzare il marketing dei propri clienti, abbiamo pensato di condividere le diverse conoscenze (sia teoriche, che soprattutto pratiche) apprese nel tempo attraverso un corso in 10 moduli focalizzato sulle AI per il marketing in Italia.

Il corso dal vivo “Come utilizzare l’Intelligenza Artificiale per innovare il tuo Marketing” di Digital Followers si propone come un percorso essenziale per chiunque desideri rimanere competitivo in questo campo in rapida evoluzione.

 

 

Questo corso pratico si articola in 10 moduli e guida i partecipanti dal teorico al pratico, con un focus su applicazioni reali e strumenti avanzati di AI nel marketing. Dall’introduzione alle definizioni di base, si percorrono gli aspetti più avanzati come la generazione di contenuti, l’analisi dei dati, la stesura dei prompt e le strategie decisionali supportate dall’AI: il corso è progettato per offrire una comprensione completa e applicabile immediatamente.

Stefano Cattelani, CMO di Digital Followers ed esperto di marketing, conduce il corso. La sua esperienza pluriennale nel marketing e nella comunicazione per le aziende permette ai partecipanti di assistere non solo a lezioni teoriche, ma soprattutto di poter svolgere esercitazioni pratiche con cui mettere subito in campo quanto appreso, assicurando un apprendimento efficace, diretto e realmente utile alle vere esigenze quotidiane della propria azienda.

L’obiettivo del corso è chiaro: fornire ai professionisti del marketing e agli imprenditori le competenze necessarie per integrare l’AI nelle loro strategie, migliorando l’efficienza e spianando la strada verso l’innovazione. Con accesso a strumenti di AI all’avanguardia e una ricca documentazione, acquisirai tutte le nozioni e le capacità per ottimizzare i processi del tuo marketing aziendale e non rischiare di rimanere tagliato fuori dal mercato.

 

Perché i professionisti del marketing devono essere audaci, creativi e curiosi nei confronti dell’IA

Quando OpenAI ha lanciato il suo modello linguistico ChatGPT AI, la possibilità di un futuro dominato dall’intelligenza artificiale è diventata molto più facile da immaginare. All’improvviso, un chatbot super intelligente produceva linee di codice perfette, scriveva saggi di discreta qualità, forniva riepiloghi dettagliati di dati complessi e molto altro ancora, il tutto in risposta a domande relativamente semplici. È roba da fantascienza che prende vita.
Stiamo vivendo un terzo cambiamento di paradigma. Il primo cambiamento si è verificato con l’arrivo di internet e della rivoluzione che ha portato in termini di informazioni e servizi. Il secondo è arrivato con la diffusione esponenziale dei dispositivi mobili, guidata dall’adozione degli smartphone. Oggi, i progressi nell’intelligenza artificiale promettono di apportare trasformazioni ancora più profonde, sia per i consumatori sia per le aziende.

 

 

Alla luce di questo, rifiutarsi oggi di accedere ai veri meccanismi di funzionamento delle AI significherebbe comportarsi come coloro che, all’arrivo di internet, si rifiutarono di “mettere online” la propria impresa. Non sembra affatto una buona strategia, sei d’accordo?

L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando molti settori, compreso quello della comunicazione e della pubblicità. Attraverso l’impiego di questa tecnologia, è possibile esplorare nuovi orizzonti creativi, ottenendo spunti originali e prospettive inedite, rimodulando di volta in volta la richiesta, quindi raffinando i prompt con maggiori dettagli. È fondamentale avere la capacità di fornire prompt chiari e descrittivi, al fine di ottenere risultati che rispecchino fedelmente le aspettative.
Se tutto questo ti risuona come poco chiaro ma ne avverti l’urgenza, sei nel posto giusto. A questo link puoi scoprire tutti i dettagli del corso dal vivo Come utilizzare l’Intelligenza Artificiale per innovare il tuo Marketing di Digital Followers, un corso che ti aprirà le porte a tecniche e tecnologie mirate ed efficaci sulle AI.

Per ulteriori informazioni e per iscriverti, visita subito la pagina del corso. Non perdere l’opportunità di tenere viva la tua azienda nell’ipercomplessità del mondo di oggi.

L’esperimento dei vasi: lezioni efficaci di Semplificazione nel Marketing

Tempo di lettura: 3 minuti

In una classe di ceramica, il professore decise di condurre un esperimento. Divise i suoi studenti in due gruppi: il primo doveva produrre il maggior numero possibile di vasi entro la fine del semestre, mentre il secondo doveva concentrarsi sulla creazione di un singolo, perfetto vaso. Sorprendentemente, alla fine del semestre, i vasi più belli e tecnicamente riusciti provengono dal gruppo incentrato sulla quantità. Questa storia, tratta da “Art & Fear” di David Bayles e Ted Orland, non solo sfida l’intuizione comune ma rivela anche un principio potente: l’esperienza accumulata attraverso la ripetizione porta a una comprensione più profonda e a risultati di qualità superiore.

 

 

L’importanza dell’Esperienza nel Marketing

In ambito marketing, l’esperimento dei vasi illustra chiaramente il valore dell’esperienza. Nel corso degli anni di lavoro, i professionisti del marketing accumulano e accrescono le loro conoscenze su cosa funziona e cosa no. Questo sapere non deriva solo dalla teoria ma dall’esperienza pratica, dal testare diverse campagne, dal fallire e dal riuscire. Proprio come gli studenti di ceramica, i marketer apprendono che l’iterazione — il processo di creazione, valutazione e revisione — è cruciale per affinare i messaggi e le strategie.

 

La semplificazione: un’arte coltivata dall’esperienza

La semplificazione nel design e nella comunicazione è spesso considerata un’arte difficile da padroneggiare. Togliere piuttosto che aggiungere richiede una chiara comprensione di ciò che è essenziale. L’esperienza gioca un ruolo chiave qui: solo attraverso la pratica continua e la sperimentazione, è possibile identificare e quindi eliminare il superfluo, focalizzandosi sugli elementi che veramente contano.

Questo processo di semplificazione è fondamentale nel mondo del marketing, dove la chiarezza e la precisione sono essenziali per connettere efficacemente il consumatore con l’azienda. Un messaggio pulito e diretto è più facilmente assimilabile e ha maggiori probabilità di risuonare con il pubblico, aumentando l’engagement e, infine, la fedeltà al brand.

 

 

Applicare l’esperienza per una comunicazione di successo

Come possiamo, dunque, utilizzare queste lezioni nel nostro lavoro quotidiano?

In primo luogo, è essenziale valorizzare e promuovere un ambiente dove la sperimentazione e l’errore non solo sono tollerati, ma sono visti come parte integrante del processo. Incoraggiare i team a testare diverse approcci, analizzare i risultati e poi iterare basandosi su feedback concreti può trasformare completamente la qualità e l’efficacia della comunicazione di un’azienda.

Inoltre, la semplificazione deve essere vista come un obiettivo strategico, non solo un’esigenza estetica. Eliminare il superfluo per dare spazio all’essenziale permette di creare un canale di comunicazione più limpido e diretto con il cliente. Questo richiede un’intima conoscenza del proprio pubblico e degli obiettivi aziendali, una conoscenza che si affina solo con l’esperienza.

In conclusione, l’esperimento dei vasi in “Art & Fear” è una metafora potente per il mondo del marketing e della comunicazione. Ci dimostra che, attraverso l’esperienza e la ripetizione, possiamo non solo migliorare la qualità del nostro lavoro, ma anche arrivare a una forma di comunicazione che è al contempo semplice ed efficace. 

La lezione qui è chiara: più creiamo, più impariamo; e più impariamo, meglio comunichiamo.

 

Foto di Anne Nygard su Unsplash

Lamborghini rivoluziona il suo Logo: verso la semplicità dopo 20 anni

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A circa vent’anni dall’ultima modifica, Lamborghini fa un coraggioso passo avanti nel mondo del design automobilistico con un significativo restyling del suo storico logo

Questo aggiornamento simbolico anticipa l’evoluzione verso powertrain elettrificati e l’introduzione di modelli di spicco. Il simbolo, rivisitato nella forma e nel colore, è pensato per adattarsi anche alle piattaforme digitali, rappresentando di fatto l’adesione a una filosofia di design che predilige la semplicità e l’efficacia comunicativa

Leggendo l’articolo scoprirai il significato dietro questo cambio e le potenziali implicazioni per il futuro del brand bolognese, traendone spunti interessanti per la comunicazione della tua azienda: rinnovare si può, ma per farlo in modo efficace occorre agire con intelligenza.


Il nuovo orizzonte di Lamborghini: la semplicità come chiave di volta

Automobile Lamborghini è nata nel 1963 a Sant’Agata Bolognese. Fin dall’inizio prospera sotto l’influenza di Ferruccio Lamborghini, fondatore che mette al primo posto della sua strategia valori come innovazione, curiosità e rottura con il passato e le convenzioni.

Lo storico logo vede un vigoroso toro pronto a caricare accompagnato dalla denominazione “Lamborghini” e incorniciato da una linea dorata ininterrotta.

La decisione di rinnovare il logo dopo oltre due decenni dall’ultimo restyling riflette una chiara direzione verso il minimalismo. Questo approccio, che si distacca dalle tendenze precedenti, punta a rendere il marchio più accessibile e immediatamente riconoscibile, un elemento cruciale in un’epoca in cui l’immagine di un brand gioca un ruolo determinante nel suo successo.


Un equilibrio tra passato e presente

Anche nel suo slancio verso il futuro, la celebre casa automobilistica emiliana non dimentica le proprie radici. Il nuovo logo conserva elementi identitari fondamentali, assicurando che il legame con la storia e l’eredità del marchio rimanga intatto. Questa fusione tra ieri e oggi non solo arricchisce l’immagine del brand, ma ne sottolinea anche la capacità di evolversi rimanendo fedele alla propria essenza.

I cambiamenti, sebbene sottili, sono evidenti: il colore si sposta verso tonalità di bronzo, lo sfondo diventa meno lucido e il tipo di lettera utilizzato per “Lamborghini” è notevolmente più fine, appositamente creato per questa nuova fase.


Il design al servizio dell’identità

Con il suo restyling, Lamborghini ribadisce il potere del design come strumento di costruzione e consolidamento dell’identità di marca. Un logo che cattura l’essenza di un brand con semplicità ed eleganza è fondamentale per stabilire una connessione emotiva con il pubblico e per distinguersi in un mercato sempre più competitivo.


Un futuro definito dalla semplicità

Il nuovo logo di Lamborghini va oltre la mera estetica; rappresenta un impegno verso la semplicità e l’innovazione. Attraverso questo significativo cambiamento, il marchio dimostra di essere pronto ad affrontare le sfide del futuro, mantenendo un saldo legame con il proprio illustre passato. Questa evoluzione promette di guidare Lamborghini verso nuovi traguardi, riaffermando il suo ruolo di leader nell’industria automobilistica di lusso.

L’azienda ha annunciato che il logo debutterà sulle prossime vetture che usciranno dalla linea di produzione nei mesi futuri, suggerendo che potrebbe adornare sia la successiva generazione della Huracan che la nuova versione ibrida plug-in dell’Urus.

Il coraggio di Lamborghini nel rinnovare il proprio logo dopo vent’anni testimonia la visione progressista dell’azienda. Attraverso questo audace passo verso la semplicità, Lamborghini non solo rafforza la sua identità ma si posiziona anche come pioniere di un futuro in cui l’essenzialità e l’immediatezza diventano i nuovi pilastri del design della comunicazione.

Semplificazione visiva: rivoluziona la tua comunicazione con la teoria della Gestalt

Tempo di lettura: 5 minuti

La teoria della Gelstat e come questa viene utilizzata dai marketer più intelligenti per comunicare messaggi di vendita nel modo più potente possibile, è stato uno dei temi chiave di Navigare nel Rumore. Come emergere in mercati sempre più complessi, evento di marketing organizzato da Digital Followers rivolto a un pubblico di imprenditori e responsabili d’azienda accomunati dal desiderio di migliorare le loro azioni di comunicazione aziendale. 

I partecipanti hanno potuto approfondire diversi aspetti cruciali della comunicazione, della persuasione e della psicologia applicata al marketing. Nelle prossime righe, scoprirai alcuni dei punti salienti dello speech di Stefano Cattelani, consulente marketing di Digital Followers nonché relatore dell’evento e ulteriori approfondimenti.

Introduzione alla Gestalt e al suo impatto su marketing e graphic design

La teoria della Gestalt, nata all’inizio del XX secolo, si basa sull’idea che “il tutto è diverso dalla somma delle sue parti”. Nel campo del marketing e del graphic design, questa nozione psicologica offre un framework per creare comunicazioni visive che catturano l’attenzione e trasmettono messaggi efficaci. In questo articolo, esploreremo come la semplificazione visiva e grafica può arricchire la brand communication e le strategie di marketing.


Principi fondamentali della psicologia della Gestalt

Legge della Chiusura

Gli esseri umani tendono a percepire oggetti incompleti come interi, riempiendo mentalmente gli spazi vuoti. Questo principio può essere utilizzato per creare loghi o pubblicità che stimolano la curiosità e l’interazione.

Legge della Somiglianza

Elementi simili vengono percepite come parte dello stesso gruppo, permettendo ai designer di guidare l’attenzione verso aree specifiche di un layout o di una campagna pubblicitaria.

Legge della Prossimità

Elementi vicini tra loro sono percepite come correlate, influenzando la disposizione degli elementi in una pagina web o in un’inserzione pubblicitaria per creare coesione visiva.

Legge della Figura/Sfondo

Questa legge aiuta a distinguere un oggetto (la figura) dallo sfondo, enfatizzando l’importanza del contrasto e della chiarezza nella presentazione visiva dei messaggi.

Altre Leggi Rilevanti

Comprendono la percezione multistabile, il destino comune, e la continuità, tutte essenziali per creare design che siano sia accattivanti che facilmente interpretabili.

Applicazione della Gestalt nel marketing

Attraverso l’utilizzo intelligente dei principi della Gestalt, le aziende possono creare campagne pubblicitarie che non solo attirano l’attenzione, ma anche rimangono impresse nella memoria del pubblico. Dai loghi ai layout delle pagine web, la semplificazione visiva serve a comunicare più efficacemente.

Esempi Pratici e Casi di Successo

Brand come Coca-Cola, Heinz, e Nescafé hanno utilizzato questi principi per creare pubblicità memorabili che migliorano la brand recognition e stimolano l’acquisto.

La Gestalt nel logo design

Loghi come quello del WWF e della Formula 1 dimostrano l’efficacia della Gestalt nel design dei loghi, 

utilizzando principi come la chiusura e la figura/sfondo per creare immagini simboliche che sono immediatamente riconoscibili e ricche di significato. Questi loghi non solo catturano l’attenzione ma facilitano anche la memorizzazione del marchio da parte dei consumatori.

La Gestalt nel web design

Nel web design, la comprensione della Gestalt è fondamentale per creare interfacce utente che siano intuitive e piacevoli da navigare. Attraverso l’applicazione dei suoi principi, i designer possono influenzare la percezione visiva degli utenti, migliorando l’usabilità e l’esperienza complessiva.

Ebay e Adidas sono esempi di siti che applicano i principi di somiglianza e continuità, rispettivamente, per organizzare contenuti e guidare l’interazione dell’utente in modo coerente e intuitivo.

Conclusioni: l’importanza della semplificazione visiva nel marketing e nel graphic design

La teoria della Gestalt non è solo un insieme di principi psicologici, ma una potente strumento per il marketing e il design grafico. La sua applicazione consente di semplificare la comunicazione visiva, rendendo i messaggi più chiari, più attraenti e più efficaci. La semplificazione grafica e la semplificazione visiva sono quindi essenziali per la brand communication, poiché permettono alle aziende di trasmettere valori e messaggi complessi in modo immediatamente comprensibile e memorabile.

Per le aziende e i professionisti che operano in settori altamente tecnici o con prodotti complessi, la capacità di comunicare efficacemente attraverso il design visivo non è solo una questione estetica, ma una componente critica del successo nel mercato competitivo di oggi. La Gestalt offre una guida su come ottenere questo obiettivo, permettendo di progettare esperienze che parlano direttamente all’intuizione e alla percezione dei consumatori.

In conclusione, la teoria della Gestalt ci insegna che la percezione è la chiave per la comprensione. Nel contesto del marketing e del design grafico, questo significa che una comunicazione visiva efficace—semplice, diretta e intuitiva—è essenziale per creare connessioni significative con il pubblico. Implementando i principi della Gestalt nei vostri progetti, potrete non solo migliorare l’estetica dei vostri lavori, ma anche la loro efficacia comunicativa, garantendo che il vostro messaggio non solo venga visto, ma anche compreso e ricordato.

Perché i colori influenzano la comunicazione (anche degli influencer)?

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Hai mai notato come i colori possano cambiare il tuo umore o influenzare una decisione? 🎨

La scelta dei colori è fondamentale nel marketing e nella comunicazione visiva. Prendiamo ad esempio due Palette cromatiche diverse: nell’immagine di sinistra in apertura di questo articolo i colori sono spenti e in quella di destra i colori sono vivaci.

Personalmente non mi interessa l’argomento specifico che rappresentano le due foto ma quello che la loro cromia può trasmettere. Utilizzando la palette di sinistra, si mira a trasmettere sobrietà. Lo sfondo neutro e l’assenza di colori vivaci focalizzano l’attenzione sull’oratrice e sul suo messaggio, evitando distrazioni. L’uso di colori desaturati, se lontani dal consueto uso del proprio brand, comunicano un distaccamento, una sorta di dissociazione volontaria.

Invece, nella foto di destra la palette è molto satura, esprimendo energia e gioia! La giacca verde brillante contrasta vivacemente con il maglioncino grigio sottostante, dando un’impressione di vivacità e freschezza. Il verde può simboleggiare crescita e rinnovamento, mentre il grigio è più sobrio e professionale, creando un equilibrio tra serietà e accessibilità. Lo sfondo festivo evoca calore, generosità.

Ecco cosa ci insegna l’esperta di colori e psicologa, Angela Wright:

i colori non solo comunicano valori specifici ma possono anche migliorare il riconoscimento del marchio del 80%.

E tu, hai mai pensato al potere dei colori quando scegli qualcosa?

Riflettici la prossima volta che crei o osservi un’immagine. I colori non sono solo bellezza, ma anche strategia.

Pantone Color of the Year 2024: Peach Fuzz – La Nuova Tendenza nel Design

Tempo di lettura: 2 minuti

Introduzione al PANTONE 13-1023 Peach Fuzz

Il PANTONE 13-1023 Peach Fuzz è stato proclamato il Colore dell’Anno 2024, una scelta che segna un punto di svolta nelle tendenze del design. Questo colore caldo e accogliente cattura l’essenza della serenità e del comfort, rappresentando un ritorno alle origini e alla naturalezza.

 

 

Significato e Impatto del Peach Fuzz nel Design

Il Peach Fuzz non è solo un colore, ma un simbolo di ottimismo e tranquillità. Nella psicologia dei colori, le tonalità pesca sono note per evocare calma e calore, rendendole ideali per spazi che mirano a creare un’atmosfera accogliente.

 

Come Utilizzare il Peach Fuzz nel Design d’Interni

Il PANTONE 13-1023 è versatile: perfetto per pareti, tessuti, e decorazioni. Si abbina bene con colori neutri per un look sofisticato, o con toni vivaci per un effetto più audace.

 

 

Moda e Peach Fuzz: Combinazioni Vincenti

Nel mondo della moda, il Peach Fuzz offre infinite possibilità. Si sposa a meraviglia con tonalità di blu, verde, e persino con colori più audaci come il viola. È perfetto per accessori, abbigliamento casual e formale.

 

 

Conclusioni: Perché Peach Fuzz è la Scelta Giusta

PANTONE 13-1023 Peach Fuzz non è solo una tendenza, ma una dichiarazione di stile che riflette l’attuale desiderio di comfort e positività. È un colore che si adatta a diversi contesti, rendendolo la scelta ideale per chi vuole essere al passo con i tempi nel 2024.

L’evoluzione di Hotjar: un nuovo brand ricco di empatia

Tempo di lettura: 3 minuti

Introduzione al Nuovo Hotjar

Oggi voglio parlarti del rebranding di Hotjar, un esempio perfetto di come un brand possa evolversi mantenendo i propri valori fondamentali.

Che Cos’è un Brand?

Prima di tutto, chiariamo un concetto: un brand non è solo un logo o uno slogan. È la sensazione istintiva che una persona prova verso un’organizzazione o un servizio. Pensiamo a marchi come Patagonia: non è solo il prodotto, ma ciò che rappresentano. Hotjar mira a creare un impatto emotivo simile, unendo le caratteristiche dei brand B2C e B2B per una presenza più forte.

Inclusività e Crescita

Il feedback degli utenti ha rivelato che Hotjar era percepito principalmente come uno strumento per startup. Tuttavia, oggi Hotjar si è espanso oltre, raggiungendo team di prodotto in grandi organizzazioni e piccole imprese. Questo feedback ha evidenziato la necessità di un brand più inclusivo, che abbracciasse studenti, imprenditori, PMI e aziende di medie dimensioni.

Un Nuovo Look per Hotjar

Creare un brand che potesse portare Hotjar nel futuro non è stato semplice. L’icona nuova, che rappresenta il viaggio individuale degli utenti e la connessione umana, unita al rispetto del passato di Hotjar, è un esempio di questo sforzo. Questo rebranding mostra come un’immagine può essere potente e significativa.

Elementi del Brand: Tipografia, Colori e Altro

La nuova tipografia di Hotjar, Ambit, è stata scelta per la sua leggibilità, chiarezza e tocco empatico. La palette di colori, ispirata alle fiamme, rappresenta lo spirito umano. Altri elementi come le “trace lines” e le sfere colorate aggiungono carattere e umanità al brand, riflettendo il comportamento umano online.

Accoglienza del Nuovo Brand

La risposta al nuovo brand di Hotjar è stata positiva, con feedback che sottolineano come gli elementi visivi rappresentino le esperienze e i viaggi degli utenti. Questo è un segno che il rebranding è stato un esercizio efficace nel trasmettere i sentimenti che Hotjar vuole evocare nei suoi utenti.

Guardando al Futuro

Hotjar non si ferma qui. Continuando a lavorare per essere il migliore per i suoi utenti e rimanendo fedele ai suoi valori, Hotjar ha costruito un brand che spera di ispirare il cambiamento attraverso l’empatia, in un mondo dove tutte le aziende trattano i loro clienti con amore.


Conclusione

Questo rebranding di Hotjar è un esempio luminoso di come un’azienda possa rimanere fedele ai propri valori fondamentali pur evolvendosi per rimanere rilevante e inclusiva. Per te, che sei nel settore, è un caso di studio importante su come il branding possa influenzare profondamente la percezione e il successo di un’azienda

Come la Teoria del Carico Cognitivo può Ottimizzare la Tua Produttività

Tempo di lettura: 4 minuti

Il tuo “desktop” mentale è affollato? Ecco alcuni metodi per liberarlo per ottenere prestazioni ottimali.

La teoria del carico cognitivo sostiene che l’apprendimento ottimale avviene quando la tua “memoria di lavoro” (sì, proprio come quella del pc), che si occupa di nuove informazioni e ha una capacità limitata, non è sovraccaricata. Abbiamo difficoltà nell’apprendere e nel svolgere nuovi compiti se la nostra mente sta cercando di elaborare troppe informazioni contemporaneamente. Ad esempio, se stai cercando di padroneggiare una nuova ricetta in cucina ma le circostanze attorno a te continuano a distrarti.

Nel mondo iperconnesso e saturo di informazioni di oggi, dove le ricerche mostrano che le persone hanno in media oltre 80 app sui loro dispositivi e trascorrono di solito tre ore e dieci minuti con gli occhi incollati ai loro smartphone, diventa sempre più difficile evitare il sovraccarico cognitivo. Come esperti di marketing e di comunicazione facilitata, crediamo che l’automazione sia la chiave. Se la tua mente è come un desktop, allora l’automazione è un metodo affidabile per eliminare il disordine e ottimizzare sia l’apprendimento che le prestazioni (nonché il benessere mentale e fisico). Qui di seguito, una panoramica più dettagliata dei vari modi in cui l’automazione può prevenire il sovraccarico cognitivo che tanto dilaga oggi.

Indice

  1. Aggiungere un disco rigido extra alla tua memoria
  2. Automatizzare la tua tranquillità
  3. Eliminare la sovra-comunicazione
  4. Pensieri finali

1. Aggiungere un disco rigido extra alla tua memoria

Quando lavoriamo su un compito, il cervello alterna tra la “memoria del lavoro presente” e la “memoria a lungo termine”, dove vengono conservate le cose una volta apprese. Dato che, come abbiamo visto in apertura, la teoria del carico cognitivo afferma che apprendiamo meglio quando la nostra memoria di lavoro non è sovraccaricata, l’automazione può aiutarci tutti.

Gli strumenti automatizzati possono fungere da memoria aggiuntiva quando il nostro cervello ne ha già avuto abbastanza. Invece di dover memorizzare ogni nuova informazione in arrivo, puoi trovare uno strumento per archiviarla senza sforzo. Prendi ad esempio le riunioni: anziché impegnare la mia memoria di lavoro e cercare di prendere appunti accurati, utilizzo un’app di riconoscimento vocale basata su intelligenza artificiale per registrare automaticamente e convertire il discorso in testo scritto. Oppure le idee, quelle che arrivano in auto o sotto la doccia, io utilizzo Google Keep oppure se sei un super metodico ti consiglio Notion, spaziale per avere tutti i tuoi appunti ordinati.

Fai mente locale su tutte le attività quotidiane che potrebbero esaurire la tua memoria: molto probabilmente esiste uno strumento in grado di farlo per te. In questo modo, puoi risparmiare spazio mentale per le cose “importanti”.

2. Automatizzare la tua tranquillità

La ricerca sulla teoria del carico cognitivo ha dimostrato che le emozioni possono interferire con l’elaborazione delle informazioni. Essere stressati o ansiosi limita la capacità della tua memoria di lavoro, il che rende l’apprendimento o l’esecuzione di un nuovo compito più difficile.

L’antidoto? Per cominciare, il buon senso ci raccomanda l’esercizio fisico, una dieta sana e una buona notte di sonno. Il suggerimento successivo è di trovare strumenti per eliminare gli stress che ti tormentano durante il giorno e ti tengono sveglio di notte. Pensa ad esempio allo spinoso tema della sicurezza aziendale: l’automazione può aiutarti a esaminare documenti legali per frasi specifiche e a rimanere – con sicurezza – conformi alle normative del settore.

Gli strumenti automatizzati possono dare una mano in molti modi per garantire che i tuoi dati, progetti e sistemi rimangano sicuri e protetti, e tu rimanga calmo e tranquillo.

3. Eliminare la sovra-comunicazione

Le distrazioni quotidiane possono anche erodere le nostre risorse cognitive. Con così tante forme di comunicazione – chat, e-mail, app, piattaforme di gestione dei progetti, chiamate telefoniche, riunioni e altro – la comunicazione può diventare una distrazione più che un aiuto.

L’automazione è un potente antidoto alla sovra-comunicazione. Puoi utilizzare strumenti e app automatizzate per razionalizzare le tue comunicazioni quotidiane, anziché permettere che le tue giornate siano inghiottite da centinaia di verifiche, feedback, aggiornamenti dello stato e da tutti i modi in cui ci diamo fastidio a vicenda al lavoro.

Già prima della pandemia, in Digital Followers avevamo iniziato a lavorare a distanza e ora lo smartworking è diventato uno stile di lavoro e di vita. Porta con sé moltissimi vantaggi, tuttavia nulla può sostituire la presenza e il dialogo, sia quello costruttivo che quello “al volo” dove si trova una risposta veloce e pratica. Inoltre, al posto di inviare e-mail avanti e indietro una dozzina di volte tra botta e risposta infiniti, utilizziamo Cliq, un tool per la comunicazione tra team che ci permette di essere molto più agili e “vicini”.

4. Pensieri finali

Come esseri umani, disponiamo di risorse limitate per memorizzare informazioni per un uso futuro. L’automazione può aiutare a alleviare il carico sulla tua memoria di lavoro e liberare la tua mente per affrontare nuovi compiti: il tipo di cose che faciliteranno la crescita della tua azienda e della tua carriera nel lungo termine.

Una delle soluzioni che noi di Digital Followers abbiamo progettato e che da anni offriamo ai nostri clienti, si chiama Simplica. Si tratta di un servizio di marketing che, scientificamente, aiuta i nostri clienti a ridurre drasticamente il carico cognitivo legato alla comunicazione dei loro prodotti e servizi verso il target di riferimento. In questo modo, il target comprende in modo facilitato il messaggio, risparmia tempo e agisce in modo più mirato e profittevole per le aziende. Se vuoi darci un’occhiata, Simplica è qui.

Foto di Minet Kim (illustratrice coreana).

Cos’è il Rebranding e come utilizzarlo per far crescere la tua azienda?

Tempo di lettura: 4 minuti

Introduzione

Lo sappiamo bene: se vogliono sopravvivere, oggi le aziende devono continuamente adattarsi e innovarsi per rimanere competitive. Una strategia efficace per farlo è il rebranding. 

Questo articolo esplora come un approccio focalizzato online al rebranding possa far ottenere risultati come aumentare il traffico al proprio sito web del 20%, i fan su Facebook del 1.000% e gli iscritti su YouTube del 70%. Tranquilli, niente aria fritta: vediamo come tutto questo è realmente accaduto (e quindi si può far accadere) attraverso un’attenta analisi del caso studio di Magic Software.

Caso Studio: Magic Software

Magic Software è una multinazionale con una storia trentennale e 14 uffici regionali in tutto il mondo. L’azienda ha intrapreso un percorso di rebranding per mantenere la sua rilevanza nel mercato mobile emergente, ottenendo risultati notevoli.

Sfida

Magic Software, con una presenza consolidata nel mercato, ha riconosciuto che il rebranding non è un impegno da prendere alla leggera. Tania Amar, Vicepresidente per il Global Marketing, ha portato con sé una vasta esperienza in campagne di rebranding precedenti. Ma cos’è successo? Ad un certo punto, Tania Amar si rese conto che l’intera attività di Magic Software stava per subire una grande trasformazione, con il lancio di una nuova piattaforma di sviluppo mobile. Questa evoluzione richiedeva un nuovo messaggio e un nuovo “look and feel” del brand.

Campagna

Il processo di rebranding è stato definito da Amar come “bottom up”, iniziando con un workshop che coinvolgeva i manager di tutte le 14 filiali regionali. Questa fase iniziale era volta a comprendere la posizione attuale dell’azienda e a definire la direzione futura desiderata.

Il Processo di Rebranding

Il rebranding è un processo complesso che richiede una pianificazione accurata e un’esecuzione precisa. Ecco i passaggi chiave che Magic Software ha seguito nel suo viaggio di rebranding:

  • Workshop con Decision Maker Interni: identificare la posizione corrente dell’azienda e definire dove si vuole andare nel futuro.
  • Interviste con Risorse Esterne Chiave: verifica della percezione del brand tra gli analisti, i clienti e i partner chiave.
  • Discussione Continua con Stakeholder Interni ed Esterni: mantenere un dialogo aperto con tutte le parti interessate per garantire che il messaggio rinnovato risuoni con tutti.
  • Rielaborazione del Design e Messaggistica: creazione di un nuovo logo e elementi visivi che riflettano il nuovo brand.
  • Esperienza Prelancio del Rebranding a Membri Chiave del Pubblico: presentazione del nuovo brand a clienti chiave, analisti e dipendenti.
  • Lancio del Rebranding: lancio ufficiale del nuovo look, feel e messaggistica attraverso vari canali, mettendo l’accento sul contenuto e sulle ragioni dietro il rebranding.

Risultati Ottenuti

Il successo del rebranding di Magic Software è stato notevole, con un aumento del traffico sul sito web del 20%, i fan su Facebook hanno raggiunto 43.000, con un incremento del 1.000%, mentre gli iscritti su YouTube sono aumentati del 70% e le visualizzazioni del 50%.

Conclusione

Come abbiamo visto, il rebranding si rivela un potente catalizzatore per rinfrescare e rendere più efficace e “al passo coi tempi” l’immagine di un brand, specialmente in un mercato in costante evoluzione. Attraverso il caso studio di Magic Software, è subito evidente come un processo di rebranding ben gestito e strategicamente allineato possa portare a risultati tangibili e misurabili. L’incremento del traffico web, l’engagement sui social media e la crescita della base di iscritti su piattaforme come YouTube sono indicatori chiari dell’efficacia di tale strategia.

Inoltre, sfruttando in fase di rebranding la “semplificazione visiva” e la “semplificazione grafica”, la comunicazione del brand diventa immediatamente più accessibile e comprensibile. Attraverso un linguaggio (anche estetico) rinnovato e un design più intuitivo, le aziende sono in grado di comunicare i loro valori e messaggi chiave in modo più efficace, contribuendo a costruire una relazione più forte con il loro pubblico di riferimento.

Il processo di rebranding, tuttavia, richiede una pianificazione meticolosa, un’analisi approfondita e l’engagement di tutte le parti interessate, interne ed esterne. L’investimento di tempo, risorse ed energia nel rebranding può sembrare oneroso, ma i benefici a lungo termine, come dimostrato dal caso studio, sono in grado di giustificare ampiamente l’investimento iniziale.

In sintesi, il rebranding si rivela essere una leva strategica cruciale per le aziende che cercano di rimanere rilevanti, competitive e in sintonia con le esigenze e le aspettative in continua evoluzione dei loro clienti. 

 

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