Il nuovo sorriso di Primark: un restyling dove la semplicità si connette alle emozioni

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Avrai molto spesso sentito parlare – e probabilmente avrai tu in primis parlato – di B2B e B2C (“Business to Business” e “Business to Consumer”).

Oggi vogliamo invece raccontarti un’altra storia
, un altro “Business to…”, un metodo che sta prendendo sempre più piede e che qui in agenzia è ormai al centro delle nostre azioni da parecchio tempo: il B2H. Che cosa significa questa nuova “sigla”? B2H sta per “Business to Human”, ovvero un punto di vista che pone le persone al centro di ogni azione aziendale, di marketing e di vendita. Questo approccio empatico ha l’obiettivo di instaurare una connessione più profonda e autentica tra l’azienda e il cliente, promuovendo la fidelizzazione e costruendo relazioni durature basate su valori condivisi.
Quando questa mentalità di allineamento di valori e visioni si sposa con il leit motiv della semplicità, ecco che abbiamo quello che in Digital Followers consideriamo la ricetta perfetta della comunicazione: messaggi che parlando davvero la lingua del proprio pubblico e lo fanno in modo chiaro, diretto ed emozionale. A nostro avviso (ma non solo nostro, e lo scoprirai leggendo il caso studio che ti proponiamo nelle prossime righe) si tratta della miglior strategia per i tempi caotici e difficili in cui siamo oggi tutti immersi, aziende e consumatori: adottare la semplicità e il B2H significa non solo migliorare l’efficacia delle strategie di marketing, ma anche coltivare un legame genuino e significativo con il proprio pubblico. Una sorta di comunicazione più schietta ed onesta di cui ciascuno di noi, a proprio modo, oggi avverte il bisogno.

Ma cosa si intende per semplicità?
 Forse un logo “senza fronzoli”? Forse frasi scritte con punteggiatura chiara e parole dirette?
Beh, di certo la semplicità non è solo una questione estetica o di parole utilizzate, ma rappresenta un valore fondamentale per la chiarezza e l’accessibilità, facilitando la comunicazione e la comprensione del messaggio del brand. Un design semplice permette ai consumatori di capire meglio chi è il brand che hanno di fronte, riducendo la complessità cognitiva e aumentando di la fiducia (perché se “parli chiaro” allora è più facile che tu non mi voglia fregare). Parallelamente, l’approccio B2H pone l’essere umano al centro dell’interazione aziendale, riconoscendo i consumatori non solo come destinatari di prodotti e servizi, ma come individui complessi, composti da emozioni, desideri e bisogni.

 

Un caso concreto: semplicità e “buone notizie” nel restyling di Primark

Di recente, il famoso brand irlandese Primark ha deciso di fare un passo avanti, introducendo un restyling che non solo aggiorna il suo logo ma trasmette un messaggio potentemente umano. In collaborazione con VCCP London, Primark ha annunciato la sua nuova immagine, attraverso un visual restyling che unisce semplicità ed empatia, mettendo al centro il suo pubblico non solo come acquirente, ma come individuo.

 

Un logo che, nella sua semplicità, sorride

La trasformazione più evidente è nel logo stesso. La modifica della “a” e della “k”, ora caratterizzate da una curva che suggerisce un sorriso, è un esempio perfetto di come piccoli dettagli possano fare una grande differenza. Questo sorriso non è solo un elemento grafico, ma un simbolo di connessione emotiva con il pubblico. È un modo per dire: “Siamo qui per te, per aiutarti nella difficile impresa di essere ogni giorno un po’ più sereno”.

 

La semplicità del nuovo design, con un font più compatto e un colore azzurro più intenso e quindi ben leggibile, rende il logo di Primark ancora più riconoscibile e vicino alla nostra emotività. Questi elementi non solo rispecchiano le tendenze contemporanee in fatto di logo restyling, ma evocano anche un senso di nostalgia, richiamando i colori “analogici” degli anni ’70 e ’80. Il risultato è un’immagine fresca, dinamica e accogliente. Tu come la pensi?

 

Dal B2C al B2H: l’empatia dell’approccio Business to Human

Primark è il chiaro esempio di un brand importante che ha scelto di abbracciare la filosofia innovativa del Business to Human. Come dicevamo poco sopra, questo metodo supera le tradizionali strategie di marketing B2B e B2C, ponendo l’accento sulle emozioni e sulle esperienze umane. Anziché concentrarsi esclusivamente sulla vendita di prodotti, Primark vuole entrare in contatto con i clienti su un piano emotivo, condividendo valori e sensazioni positive. Il consumatore non è visto solo come un target di vendita, ma come una persona con cui costruire una relazione autentica e duratura.

Il restyling del logo è parte della campagna “Viva Summer”, che promuove la nuova collezione estiva. Centrale in questa campagna è “the Portal” – il Portale – una forma che ricorda la “P” di Primark e che incornicia le immagini della collezione. Questa scelta visiva non solo rafforza l’identità del brand, ma crea anche un senso di inclusività e apertura.

 

Il punto focale di questa operazione è questo: io brand desidero connettermi con te, e per farlo metto in gioco una serie di strategie che stanno sotto al cappello del B2H. Come prima cosa cerco di capire esattamente chi è il mio pubblico, quali sono le sue aspettative, i suoi desideri, i suoi bisogni, le sue paure. Ma non mi fermo qui. Dopo aver compreso chi sei, devo capire anche come ti esprimi e quindi qual è il modo migliore per parlare con te. Non vedo più un “pubblico” ma un gruppo di persone, di esseri umani, che hanno delle aspettative anche morali che io, come brand, desidero rispettare e anzi, portare anche un passo oltre.
Il mio obiettivo insomma è in primis creare un terreno comune di valori e visioni condivise, ecco perché nei miei messaggi metterò in evidenza emozioni e “buone notizie”: sì, perché siamo tutti alla disperata ricerca di buone notizie, anche il nostro pubblico lo è, e io come brand mi devo chiedere “qual è la buona novella che porto ai miei clienti?”. Bene, una volta trovata la mia “missione positiva”, la trasformo in un messaggio i cui ingredienti principali sono l’empatia e la semplicità.
Messo a punto questo difficilissimo ma entusiasmante lavoro, il mio messaggio sarà pronto e, soprattutto, sarà arrivato nel cuore dei miei destinatari. Ora starà a loro valutare se ciò che offro (prodotti, servizi) è per loro interessante. Ma di certo, il canale di comunicazione sarà ormai aperto in modo efficace: il mio brand avrà detto qualcosa, si sarà fatto ascoltare e, cosa essenziale e oggi tutt’altro che semplice, si sarà fatto capire.
Tutti presupposti che aprono la strada allo step successivo, ovvero l’acquisto nonché l’affezionamento al mio brand, che non è più quell’entità distante e distaccata, ma è un messaggero che, con linguaggio semplice ed empatico, porta buone notizie.
Un po’ come fa il nuovo sorriso di Primark.